venerdì 14 dicembre 2007

VITA POST MORTEM

Questo è stato un esperimento dovuto alla mia passione per la lettura e al tempo a disposizione.
Sono molte le cose che si imparano portando avanti un progetto di questo tipo e mi piacerebbe davvero condividerle con voi.

Perciò, senza indugio alcuno, andiamo a cominciare:

Questo libro ha preso vita per dare uno sfogo ad un'esigenza che sentivo da diverso tempo.
Nemmeno io intuivo la portata dell'esperienza che stavo cominciando e probabilmente nemmero ora, a distanza di più di due anni, riesco a capire cosa avviene del libro che trovate in libreria.

Era settembre del 2005 e difronte a me vedevo almeno un mese di inattività lavorativa..... mi è sembrato il momento giusto per cominciare a scrivere, ed in una settimana rileggevo 60 pagine di un libro che vedevo crescere parola dopo parola.
Era il periodo dei best seller di Dan Brown e il mondo delle letteretura aspettava in trepidante attesa l'uscita dell'ultimo Henry Potter.
Proprio in quel peiodo mi sono chiesto il perchè del fatto che nella nostra socetà scrivere di sesso, oppure essere anti clericali basta e avanza per fare un libro di successo.
Per esempio: Dan Brown descrive la Chiesa come un organismo corrotto e secolarizzato, senza nessuna possibilità di fare del bene al prossimo (ruolo e scopo per cui è stata secolarizzata).
Ma la chiesa, a prescindere dalla nostra fede personale, è comunque la nostra storia.
Limitarsi al presupposto che per secoli la malvagità umana ha corrotto con costanza e perizia ogni simbolismo della fede originara, non è un buon modo di leggere la nostra storia .... e noi, che lo si voglia accettare oppure no, siamo il risultato di quello che erano i nostri antenati. Così i nostri successori saranno frutto della nostra realtà. Una realtà che abbiamo il dovere di imparare a leggere e a cambiare, per noi prima di tutto e per chi ci seguirà nel tempo.

Ho pensato quindi di scrivere di un ragazzo che impara, o almeno ci prova, a diventare uomo in una condizione in cui le aspirazioni erano filtrate da regole e atteggiamenti spesso molto intransigenti.
Sicuramente alla fine del 1500 vigevano visioni sociali più strette. Tuttavia, proprio perchè le regole offrivano meno possibilità di crearsi un futuro, bisognava costruirsi in modo caratterialmente più solido di quanto siamo in grado di fare noi oggi.

In sintesi non credo che avere di fronte un miliardo di scelte possibili, sia meglio di averne poche ma ben definite.
Non cerdo che la quantità sia meglio della qualità.

Per me una di queste scelte era provare a scrivere un libro, magari solo per scoprire quanto importanti sono state quelle regole che mi sono dato in questi anni di crescita e che mi hanno condotto fino a quì.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

L'ho appena finito di leggere.
devo dire che trovarlo è stato un'impresa, ma ne è valsa la pena.
forse un po conciso nel finale, ma mi sembra un'opera prima da tenere i considerazione.
Complimenti

Anonimo ha detto...

paolo (20-12-2007)
ciao, il libro mi è molto piaciuto, l'ambientazione è curata, lo stile è lineare e scorevole. La storia ha un buon ritmo iniziale con un crescendo nel finale, finale che, in qualche modo, mi ha sorpreso. Bellissimo il personaggio, Riccardo Venier, nella narrazione cresce e matura nel carattere aiutato dall'autore che sa costruire un contesto personale coinvolgente a tal punto che, alla fine, a Riccardo vogliamo bene! Bravo Buffa.

Anonimo ha detto...

Un romanzo che si fa leggere senza problemi.
Lo stile dell'autore è molto piacevole. La storia è davvero coinvolgente nelle riflessioni.
È un continuo crescere di emozioni e accadimenti che, soprattutto nella parte finale, tiene incollati alla lettura.
Molto buono.

Unknown ha detto...

Eccomi di nuovo alle prese con la diffusione del libro.

Ci sono oggettivamente stati dei momenti di fermo che hanno interrotto la distribuzione nazionale, e anche padovana, di Vita Post Mortem.
Niente paura .... dai primi di maggio è reperibile, acquistabile e prenotabile nelle librerie, perciò fatevi sotto.
Anche perchè sta per arrivare il secondo appuntamento con Riccardo Venier, che questa volta dovrà sfuggire agli inganni delle grosse potenze militari dell'epoca ....

Buona lettura e buona strada

Matteo

Lia ha detto...

Ciao, innanzitutto ti faccio i complimenti per il libro, storia intrigante, poi volevo chiederti un paio di cose:
Come hai fatto a far apparire il tuo blog su google non appena viene digitato il tuo nome?
Come sei riuscito a far ordinare il tuo libro sul sito Feltrinelli?
Sono anch'io un'autrice di Giraldi e a breve sarà disponibile in libreria il mio
"Ipotesi di Omicidio".
Indirizzo blog: http://
ipotesidiomicidio.blogspot.com.
Ciao
Grazie, Lia

Lia ha detto...

Reinserisco l'indirizzo del blog
http://ipotesidiomicidio.blogspot.com
Ciao
Lia

Unknown ha detto...

Ciao Lia
le liste di apparizione sono legate al titolo del blog, che viene scomposto nelle parole che lo compongono. Come parole da cercare ci sono molti meno Matteo e molti meno Buffa, che ipotesi e delitto. Ti consiglierei di usare il tuo nome.
Per quanto riguarda la presenza del libro alla Feltrinelli, la cosa è molto semplice. Ho programmato una presentazione nella libreria di Padova, il resto lo hanno fatto loro, con tanto di locandina e comunicazione al pubblico.
Sono molto professionali al riguardo.

ciao
Matteo

Anonimo ha detto...

Grazie per le informazioni,
gentilissimo
Ciao
Lia

Unknown ha detto...

ciao, posso chiederti come mai hai scelto proprio quel nome per il protagonista?
c'è qualche riferimento alla cronoca?
grazie
rita

Unknown ha detto...

ciao
mi serviva un nome che potesse essere forte, ma anche in ricerca.
Riccardo si adattava perfettamente.

la cronaca ha voluto che alla nascita di mio figlio si ponesse lo stesso problema.
non è stato facile dargli il nome del protagonista, ma insieme con il cognome fa un giusto mix di forza e dolcezza. poi sarà lui a vedersela con se stesso.

lo stesso vale ovviamente pre il protagonista di Vita Post Mortem

Ciao